THE GAME - NESSUNA REGOLA (THE GAME) |
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di David Fincher, con Michael Douglas, Sean Penn
(Stati Uniti, 1997)
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Michael Douglas in un'immagine del 2002 |
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Si apparenta del tutto all'ispirazione di David Fincher (rivelazione un paio di anni fa con SEVEN, un giallo di quelli che si definiscono facilmente metafisici ma che, in effetti, dimostrava una grande capacità di descrizione della discesa negli inferni urbani, una visione melanconica, quasi disperata come i suoi ambienti piovosi, umidi e sporchi) il generico che apre il suo nuovo THE GAME: i frammenti di un puzzle che incessantemente torna a disintegrarsi. Una costruzione più fantastica che poliziesca, una storia ad incastri che si va sfilando ad ogni istante per riproporre nuove soluzioni. Una realtà che arrischia ad ogni istante di fondersi per i capricci della fantasia. Un mosaico brillante ed effimero. Un passatempo affascinante, infine irritante. La redenzione del capitalista sfrenato (del quale Michael Douglas offre un brillantissimo ritratto), l'itinerario del ricco aristocratico che acquista una visione più realista ed umana del mondo ritrovandosi a lottare per la propria sopravvivenza, non è certamente inedito. Ma lo stile potente di Finchler, quelle sue tinte che fondono inesorabilmente nel nero, potevano racchiudere il film in un significativo cerchio infernale: in una riflessione su quella paranoia della quale è in preda una buona parte del proprio paese. È la sceneggiatura, passata la prima parte di gradevole sorpresa, ad essere troppo programmata. Costretto ad imboccare ad ogni istante nuove piste, a rivedere i propri punti di vista, lo spettatore finisce per staccare la spina.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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